[yasr_overall_rating size=”large”]
L’ ernia del disco o la protrusione discale sono problematiche molto frequenti. A volte possono dare dolori forti ed essere invalidanti oppure dare sintomi non troppo fastidiosi. Possono insorgere in seguito ad un movimento brusco come un sollevamento di un carico o insorgere gradualmente. In ogni caso è importante affrontarli in maniera rapida per avere una risoluzione della sintomatologia più veloce.
Cosa sono l’ernia del disco e la protrusione discale?
Iniziamo col descrivere brevemente l’anatomia della colonna.

ernia del disco . protrusione. colonna vertebrale dolorante ernia del disco protrusione
Tra due vertebre esiste un cuscinetto chiamato disco intervertebrale; questo funge da ammortizzatore e permette alla colonna la grande varietà di movimenti. E’ formato al suo interno da una pallina (nucleo polposo) e un anello fibroso (anulus fibroso) che la circonda e avvolge.
Il nucleo può spingere e fuoriuscire lievemente, generalmente posteriormente e/o lateralmente, ma senza rompere l’anulus fibroso (protrusione). In altre occasioni, il nucleo può rompere la parete e fuoriuscire generando quella che comunemente viene chiamata ernia del disco. Se quando avviene una di queste due condizioni la parte fuoriuscita va a comprimere la radice nervosa, allora inizia il dolore.
L’ ernia del disco e la protrusione avvengono principalmente nella colonna lombare o nella colonna cervicale.
Quali sono i sintomi dell’ernia del disco o della protrusione?
I sintomi possono essere vari. Da un semplice male alla schiena o male al collo ad un dolore irradiato (che si estende all’arto superiore o all’arto inferiore). Può dare formicolio che s’irradia anch’esso agli arti e una perdita di sensibilità. Può dare perdita di forza e nei casi più gravi difficoltà nel controllo vescicale e la così detta parestesia a sella (insensibilità della zona inguinale).
Quali sono i casi preoccupanti di ernia del disco o della protrusione?
L’ ernia del disco o la protrusione discale non sono di per se problematiche gravi. Sono state trovate immagini di ernie e protrusioni in soggetti asintomatici in percentuali che variano dal 30% al 90% circa in base all’età. Quindi l’avere un ernia del disco non vuol dire necessariamente avere dolore.
Le situazioni più preoccupanti sono quelle in cui è presente una difficoltà nel controllo vescicale e una parestesia a sella, per quanto riguarda le ernie lombari. In questi casi è utile recarsi il prima possibile da un medico (o al pronto soccorso).
Fortunatamente sono casi rari. Se ci sono, in generale, delle perdite considerevoli di forza, bisogna considerare di farsi valutare al più presto da un medico. In questi casi è più probabile andare incontro alla chirurgia per il trattamento dell’ernia discale.
Tutti gli altri casi trovano, nella stragrande maggioranza, beneficio e risoluzione con il trattamento conservativo.
In cosa consiste il trattamento conservativo?
Negli ultimi anni sono sempre meno rispetto a qualche anno fa le ernie del disco che vengono operate. Sempre di più quelle che invece ottengono risultati con il trattamento conservativo/manuale.
Nella primissima fase può essere utile un intervento farmacologico per ridurre dolore e infiammazione. Questo è utile in particolare modo quando non ci sono posizioni o posture che riducono il dolore.
Nelle prime fasi, infatti, l’intervento fisioterapico è utile per imparare innanzi tutto quali sono le posizioni e gli atteggiamenti che peggiorano il sintomo.
Solitamente sono da evitarsi le posizioni sedute per troppo tempo, in particolar modo sul divano con le gambe distese appoggiate ad un tavolino. Le posizioni in cui ci dobbiamo piegare in avanti sia con il collo che con la schiena. Guidare per troppe ore o stare a letto per troppe ore.
Il movimento, contrariamente a quanto spesso crediamo, è utile iniziarlo il più precocemente possibile diminuendo il tempo di immobilità.
Queste sono regole generali che non sempre funzionano per ogni paziente; molto dipende da dove l’ernia o la protrusione si posizionano e quali strutture vanno a comprimere. Per questo è utile una valutazione fisioterapica precoce per imparare come muoverci.
Trattamento per ernia del disco e protusione
Il trattamento di ernia e protrusione può continuare poi con la terapia manuale che consiste in mobilitazioni e posture eseguite dal fisioterapista. Inoltre vengono insegnati esercizi che dovranno essere appresi per gestire e risolvere al meglio il problema. E’ importante, a mio avviso, dare autonomia al paziente al fine di conoscere e gestire il proprio problema, ottenendo un risultato più completo.
Consigli utili per ernia del disco e protusione
In conclusione consiglio di:
- rivolgersi il prima possibile al fisioterapista, oltre che al medico. Questo per imparare subito come ci si può muovere senza sentire dolore con un ernia o una protrusione.
- muoversi il prima possibile ed evitare di stare a letto
- imparare gli esercizi ed eseguirli costantemente
- non trascurare il dolore
Contatti
Se sei di Bergamo o provincia e necessiti di un supporto fisioterapico, contattami per una valutazione; puoi compilare il formulario, scrivermi una mail ( info@matteobonfanti.com) o contattarmi al numero: 3737219816
Potrebbe interessarti anche:
A cosa serve il Kinesio Taping? Tutto quello che devi sapere prima di iniziare.
Sindrome del Tunnel Carpale: è possibile curarla senza intervento?
Leave a Comment