La sindrome del Tunnel Carpale è una delle più comuni neuropatie da compressione di un nervo periferico. Consiste principalmente in dolore e intorpidimento alla mano (in particolare alle prime tre dita) e al polso. E’ più frequente nelle donne e a volte può diventare una condizione molto invalidante.
Che cos’è il Tunnel Carpale e perché si chiama così?
Il Tunnel Carpale è una zona del polso. E’ definita tunnel perché il legamento trasverso del carpo forma un ponte sotto al quale passa il nervo mediano e 9 tendini dei muscoli della mano.
Questa è quindi una zona stretta che in alcune situazioni può arrivare a comprimere il nervo Mediano (nervo sia sensitivo che motorio che innerva principalmente le prime tre dita della mano). La compressione quindi del nervo mediano porta a alla sindrome del tunnel carpale.
Quali sono i sintomi della Sindrome del Tunnel Carpale?
La sintomatologia della Sindrome del Tunnel Carpale colpisce maggiormente le donne e insorge solitamente in età intorno ai 45-60 anni.
- E’ caratterizzata da un dolore al polso e alla mano in particolare le prime tre dita. Il dolore o indolenzimento può estendersi all’avambraccio.
- E’ spesso accompagnato da intorpidimento o formicolio soprattutto notturno.
- Ci può essere anche una perdita di forza in particolare nelle prese della mano.
- La sintomatologia solitamente peggiora se ci sono flessioni prolungate di gomito e mano (ad es. leggendo un libro o tenendo a lungo il telefono).
- La sensazione di dolore ed intorpidimento può coinvolgere tutto il braccio.
Quali sono le cause della Sindrome del Tunnel Carpale?
Viene causata principalmente da una compressione del nervo mediano nel tunnel carpale. Ci possono essere però altre zone lungo il decorso del nervo dove questo può venire schiacciato. Per questo vedremo come nel trattamento andrà considerato il nervo nella sua interezza e tutte le zone dove potrà essere compresso o stirato.
Questa compressione può avvenire in persone che hanno una predisposizione anatomica, oppure in soggetti che svolgono delle attività pesanti e ripetitive utilizzando gli arti superiori. C’è un’incidenza alta tra le donne in gravidanza, anche se solitamente si risolve spontaneamente dopo il parto.
Come viene diagnosticata la Sindrome da compressione del Tunnel Carpale?
Se si percepisce una sintomatologia simile a quella sopracitata è molto probabile che vi troviate di fronte ad una Compressione del Tunnel Carpale, o comunque ad una compressione del nervo mediano.
Una buona valutazione con test specifici associata alla sintomatologia, danno una diagnosi con una discreta sicurezza.
In alcuni casi è utile un’elettromiografia per valutare la velocità della conduzione nervosa e l’integrità del nervo.
Nel mio studio di fisioterapia a Bergamo vengono spesso persone provenienti da Ortopedici, che hanno diagnosticato una Sindrome del Tunnel Carpale per effettuare il trattamento conservativo.
Quali sono i principali trattamenti per curare una Compressione del Tunnel Carpale?
Tunnel carpale rimedi senza intervento. E’ possibile? Spesso si crede che la chirurgia sia l’unica soluzione per la risoluzione della sintomatologia. In realtà le ricerche scientifiche più recenti ci dicono che in molti casi il trattamento fisioterapico conservativo ha la stessa efficacia del trattamento chirurgico.
Un recente studio pubblicato sul Journal of Pain, la rivista ufficiale dell’American Pain Society, ha paragonato gli effetti di un trattamento di Terapia Manuale con un intervento chirurgico al tunnel carpale su 120 donne (60 per gruppo). La Terapia Manuale consisteva nel trattare le strutture che possono comprimere il nervo andando a toglierne la tensione e ad effettuare una mobilizzazione neurodinamica ( trattamento che ha lo scopo di ristabilire la capacità di scorrimento del nervo).
Venivano eseguite tre sedute di fisioterapia/ terapia manuale con cadenza settimanale. I risultati a 3 e 6 mesi sono risultati simili nei 2 gruppi sia come risoluzione del dolore che come miglioramento della funzionalità.
Un altro studio pubblicato a Febbraio 2017 sul Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy, una delle più importanti riviste in riabilitazione al mondo, ha ottenuto risultati simili. Anche qui hanno paragonato i risultati di 100 donne ottenuti con la Terapia Manuale a confronto con l’intervento chirurgico (50 per gruppo). Hanno valutato a 1, 3, 6, 12 mesi gli eventuali cambiamenti oltre che per il dolore, anche per il miglioramento di forza nella presa.
I risultati hanno dimostrato un maggior miglioramento a 1 mese nel gruppo della terapia manuale, mentre a 3, 6, 12 mesi i miglioramenti erano uguali.
Conclusioni
In conclusione, questi studi dimostrano come un trattamento conservativo, quindi senza ricorrere alla chirurgia, possa dare dei buoni risultati tanto quanto l’intervento chirurgico.
I casi in cui è necessaria la chirurgia del tunnel carpale sono per la maggior parte quelli dove c’è una compressione importante del nervo che porta ad una perdita notevole della forza o quando non funziona il trattamento conservativo.
Nel mio studio di fisioterapia valutiamo tutto il decorso del nervo ed eventualmente trattiamo quelle strutture che possono comprimere il nervo mediano o non permettere un buon scorrimento di esso.
Il consiglio è quello quindi di provare prima con la terapia manuale. Sicuramente meno cruento e fastidioso di un intervento chirurgico.
Contatti
Se sei di Bergamo o provincia e necessiti di un supporto fisioterapico, contattami per una valutazione; puoi compilare il formulario, scrivermi una mail ( [email protected]) o contattarmi al numero: 3737219816
Leave a Comment